In un contesto competitivo come quello della nostra epoca, anche l’impresa vitivinicola deve saper gestire al meglio la propria società e l’aspetto finanziario.
Ciò che sta alla base di questo processo è la pianificazione aziendale, senza la quale l’impresa non continuerebbe a svilupparsi e a vivere a lungo nel tempo.
Tra l’altro, il settore è molto particolare sia dal punto di vista fiscale sia sul piano della gestione societaria.
Grazie alle profonde conoscenze acquisite negli anni, lavorando a stretto contatto con molte realtà del territorio, lo Studio garantisce una consulenza completa ed impeccabile, per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Vengono abitualmente valutate le convenienze alla gestione dell’azienda agricola, della società commerciale e nei casi più complessi la gestione a “grappolo” con la holding capogruppo.
La pianificazione fiscale costituisce un obiettivo fondamentale per le aziende di questo settore sia in ottica di breve che di medio lungo termine con le connessioni determinate dal passaggio generazionale dell’azienda.
In linea generale, alle cessioni di vino si applica l’ordinaria aliquota IVA del 22%. Per gli agricoltori operanti in regime speciale, in forza delle disposizioni di cui al D.M. 2 febbraio 2
L’attività enoturistica, con soddisfazione degli operatori del settore ed in particolare del vitivinicolo, è considerata attività agricola connessa ai sensi del terzo comma dell’art. 2135 de
Le attività cd connesse ricomprendono quella attività che, di per sé sarebbero commerciali, ma essendo “agganciate” ad attività agricole eserciate ad un imprenditore agricolo nel rispetto de
Come ben noto la produzione di vino rientra a pieno titolo nel cd “settore agricolo” ed in ragione di ciò, a determinate condizioni , da diritto all’accesso ad un regime impositivo che compo