01 Feb Premi Produttività : la detassazione è ancora più conveniente
La detassazione legata ai premi di produttività è un tema da sempre caldo nel Belpaese. Una normativa strutturale e organica è stata introdotta dalla Legge 208/2015 la quale ha previsto, a fronte di tutta una serie di requisiti, un sistema di tassazione agevolata consistente nell’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali del 10% per i premi di produttività del settore privato, prevedendo anche la possibilità, a richiesta dei lavoratori, di ricevere l’ammontare del premio detassato sotto forma di benefit detassati.
L’agevolazione trova applicazione con riferimento ai titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nell’anno precedente a quello di percezione delle somme agevolate, a 80.000 euro.
Per poter beneficiare del vantaggio fiscale, i datori di lavoro devono sottoscrivere con le OOSS comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, un accordo di secondo livello, che vada ad individuare e regolamentare le caratteristiche del premio. Quest’ultimo, che deve essere destinato a categorie omogenee di lavoratori se non alla generalità degli stessi, deve incrementare obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza o innovazione. La determinazione del premio e la misurazione dell’incrementalità è riferita a un periodo congruo individuato nell’accordo sindacale.
La Legge 197/2022 ha previsto la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva dell’irpef e delle relative addizionali sulle somme erogate sotto forma di premi di produttività. L’intento è quello di stimolare il ricorso a questo strumento che forse, fino a questo momento, non ha dato i risultati sperati.