La “decontribuzione Sud” è stata prorogata fino al 31 dicembre 2022 dalla Commissione Europea con decisione presa il 24 giugno 2022.
L’agevolazione, che aveva come data ultima il 30 giugno 2022, è stata protratta dalla Commissione UE di un ulteriore semestre a causa degli effetti negativi della crisi dovuta alla guerra in Ucraina.
Ma la domanda sorge spontanea: di che agevolazione si tratta?
È un’agevolazione introdotta dal legislatore nel 2020 con la legge n.178 al fine di tutelare l’occupazione nelle regioni maggiormente svantaggiate dal punto di vista socio-economico.
Viene concessa ai datori di lavoro privati delle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Rimangono escluse le banche, assicurazioni, società finanziarie, imprenditori agricoli e i datori di lavoro domestici.
La decontribuzione riguarda tutti i dipendenti che svolgono la propria prestazione in un’azienda nelle regioni succitate.
Ma in cosa consiste?
Il legislatore nel 2020 ha previsto uno sgravio del:
- 30% fino al 31 dicembre 2025;
- 20% per gli anni 2026- 2027
- 10 % per gli anni 2028 e 2029.
Restano esclusi da tale sgravio contributivo i premi e i contributi Inail.
Il beneficio è cumulabile con altri esoneri a meno che non sia espressamente previsto il contrario.
Quali sono le condizioni per ottenerlo?
- Essere in regola con il versamento dei contributi (possesso del DURC);
- Rispetto dei contratti collettivi;
- L’osservanza della disciplina sulla sicurezza di cui al TU D.lgs. 81/2008
Ciò che è importante sottolineare è che nonostante la Legge di Bilancio (legge 178 del 2020) abbia previsto tale aiuto contributivo, il suo utilizzo è subordinato all’autorizzazione della Commissione Europea che fino ad ora l’ha autorizzata solo fino al 31 dicembre 2022.