17 Giu Chiarimenti relativi alla maternità anticipata
La maternità obbligatoria dà diritto ad un periodo di astensione da lavoro pari a 5 mesi suddivisi generalmente in due mesi prima della data presunta del parto e 3 mesi dopo il parto.
Tuttavia, le lavoratrici soggette a gravi situazioni previste all’art.17 c.2 del Decreto Legislativo n. 151 del 2001, possono fare domanda di maternità anticipata.
Con la maternità anticipata quindi la lavoratrice si astiene dal lavoro mantenendo il diritto alla conservazione del posto e al pagamento di un’indennità sostitutiva della retribuzione.
I presupposti per avere diritto alla maternità anticipata sono:
- a) complicanze gravi della gravidanza o forme morbose che possono essere peggiorare dallo stato di gravidanza;
- b) condizioni lavorative pregiudizievoli per lo stato di salute della lavoratrice e del bambino;
- c) l’impossibilità di adibire la lavoratrice ad altre mansioni compatibili con il suo stato di gravidanza secondo quanto previsto dagli artt. 7 e 12 del Decreto Legislativo n.151 del 2001.
L’interdizione anticipata della gestante è disposta dall’ASL (azienda sanitaria locale) nei casi di gravidanza a rischio previo accertamento medico e in ogni caso entro il settimo giorno dalla presentazione della richiesta da parte della lavoratrice.
L’istanza di interdizione è rilasciata dagli uffici territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro nei casi indicati alla lettera b) e c).
- Indennità: a quanto ammonta?
Durante tutto il periodo la lavoratrice avrà diritto ad una indennità pari all’80%.
Sono coperti tutti i giorni con esclusione:
- delle festività e delle domeniche per le operaie;
- delle festività cadenti di domenica per le impiegate.
In certi casi la contrattazione collettiva può prevedere un’integrazione del datore di lavoro che può arrivare a coprire completamente l’importo della retribuzione (si tratta quindi di un integrazione fino al 20%).
- Domanda di maternità anticipata e obbligatoria
Bisogna tenere ben a mente che la domanda per la maternità anticipata non estende mai gli effetti in modo automatico a quella obbligatoria per ottenere la quale la lavoratrice dovrà presentare necessariamente richiesta.
Inoltre la lavoratrice a cui viene riconosciuta la maternità anticipata non sarà soggetta a visite fiscali.
- Da quando decorre la maternità anticipata?
Quando essa è disposta dall’ASL l’interdizione anticipata per gravidanza a rischio avrà decorso dal primo giorno di assenza che risulti dal Libro Unico del Lavoro al fine di evitare un periodo di assenza ingiustificata da quando la lavoratrice si è assentata alla data di presentazione dell’istanza. Quando invece tale interdizione viene disposta dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro questa avrà decorrenza dalla data del relativo provvedimento.