Riforma del lavoro nello sport

Ha preso forma l’ambizioso progetto di riforma del lavoro sportivo. L’impatto che ne deriva per il mondo dilettantistico è senza dubbio notevole, in particolare se si considera gli effetti che potrà avere su nuovi costi e nuovi oneri derivanti dall’inquadramento lavoristico di molti collaboratori.

Nella sostanza all’orizzonte è pervista una forte compressione del regime dei redditi diversi ex art. 67 del TUIR, oggi pressoché utilizzato unanimemente, e che nel breve futuro sarà circoscritto alle sole prestazioni di carattere amatoriale. Cambia dunque il mondo di “concepire” questo tipo di collaborazioni  incentrando il rapporto di lavoro sulla nozione di professionismo sostanziale. Non esisterà più quindi distinzione tra professionisti e dilettanti, ma si guarderà alla sostanza del rapporto.

E’ facile intuire le ripercussioni che la riforma avrà praticamente su tutti gli enti sportivi dilettantistici. L’entrata in vigore fortunatamente non è imminente ed è rimandata al 1° gennaio 2023. Chiaramente è necessario anzitempo fare le opportune considerazioni sia in tema di costi futuri che di maggiori responsabilità. Lo studio Stefani Piana si rende disponibile per affiancarsi alle società ed associazioni del settore per dare la necessaria consulenza.