Novità in tema di Credito d’Imposta R&S

Il comunicato stampa del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) dello scorso 19 settembre ha reso noto che è stato firmato il nuovo decreto sulle certificazioni per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, in attività di innovazione tecnologica e in attività di design e ideazione estetica.

Si tratta, in particolare, di certificazioni preventive attestanti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare, nonché delle attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica ai fini dell’applicabilità del credito di imposta, ovvero ai fini della maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta.

Il decreto istituisce, presso la Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del MIMIT, l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni e definisce gli aspetti procedurali e il contenuto della certificazione. Al MIMIT è demandato il compito di vigilanza e di verifica della correttezza formale delle certificazioni rilasciate.

Potranno iscriversi all’Albo:

– le persone fisiche in possesso di un titolo di laurea idoneo rispetto all’oggetto della certificazione,

– le imprese che svolgono professionalmente servizi di consulenza aventi ad oggetto progetti di ricerca sviluppo e innovazione,

– i centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0,

– i centri di competenza ad alta specializzazione,

– i poli europei dell’innovazione digitale (EDIH e Seal of Excellence),

– le università statali,

– le università non statali legalmente riconosciute,

– gli enti pubblici di ricerca.

Riguardo il contenuto delle certificazioni che saranno, lo sottolineiamo, facoltative,  sappiamo che dovranno riportare ogni informazioni utile sull’adeguatezza delle capacità organizzative e delle competenze tecniche dell’impresa rispetto agli investimenti effettuati o programmati, nonché la descrizione analitica dei progetti e sotto progetti realizzati o in fase di avvio o realizzazione e soprattutto le motivazioni tecniche sulla base delle quali vengono attestati i requisiti per l’ammissibilità al credito d’imposta o il riconoscimento della maggiorazione di aliquota.

Una novità importante, questa, già prevista dal DL 73/2022 (Decreto semplificazioni) che mira a favorire l’applicazione delle misure agevolative in tema di investimenti in attività di ricerca, sviluppo e innovazione, in condizioni di certezza operativa da parte delle imprese, e ad evitare contestazioni da parte dell’Amministrazione finanziaria sulla spettanza dei crediti d’imposta dichiarati dai contribuenti in ordine ai presupposti oggettivi di tali benefici.