02 Mar Agevolazioni ed energia elettrica
Una delle misure maggiormente attese dell’ultimo periodo è l’intervento per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica.
Tale evento ha provocato non pochi problemi alle aziende di produzione industriale, ma non solo, le quali hanno visto aumentare esponenzialmente il prezzo per produrre i prodotti finali, dovendo purtuttavia spesso mantenere pressoché inalterati i prezzi di vendita per non perdere la competitività sul mercato.
Al fine di limitare, anche se non si sa ancora con quale risultato, le conseguenze negative di tale impennata dei costidell’energia, il governo è intervenuto prevedendo all’interno del Decreto Sostegni ter delle misure a supporto ad hoc, consistenti in:
- azzeramento degli oneri di sistema;
- credito d’imposta per imprese “energivore”;
- extraprofitti rinnovabili del fotovoltaico.
Con riferimento alla prima misura, come riporta il testo ufficiale del Decreto, si tratta di una eliminazione delle aliquote generali di sistema:
“L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) provvede ad annullare, per il primo trimestre 2022, con decorrenza dal 1° gennaio 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW.”
Negli ultimi anni, gli oneri generali di sistema hanno rappresentato una quota crescente e sempre più significativa della spesa totale annua di energia elettrica degli utenti finali. Difatti, con le bollette dell’energia elettrica, oltre ai servizi di vendita (materia prima, commercializzazione e vendita), ai servizi di rete (trasporto, distribuzione, gestione del contatore) e alle imposte, si pagano alcune componenti per la copertura di costi per attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale.
Con riferimento alla seconda misura, la norma è volta a garantire alle imprese energivore una parziale compensazione degli extra-costi sostenuti a causa dell’eccezionale innalzamento dei costi dell’energia. Lo Stato riconosce un credito d’imposta del 20% delle spese sostenute per la componente energetica, acquistata ed effettivamente utilizzata, nel primo trimestre 2022.
L’agevolazione spetta alle imprese a forte consumo di energia elettrica di cui al D.M. 21.12.2017 (c.d. energivore), e che hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30% rispetto al medesimo periodo dell’anno 2019, valutato anche tenuto conto di eventuali contratti di fornitura di durata.
I costi per kWh devono essere calcolati in base alla media dell’ultimo trimestre 2021 e al netto delle imposte e degli eventuali sussidi.
Da ultimo, viene introdotta una misura dal 1 febbraio al 31 dicembre 2022 che coinvolge gli impianti con fonti rinnovabili, con potenza superiore a 20kW, che beneficiano di tariffe fisse. Su queste realtà viene applicato un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia al Gse (Gestore dei servizi energetici). Sulla base di tale meccanismo viene calcolata la differenza tra il prezzo di riferimento medio fissato pari alla media dei prezzi zonali orari registrati dalla data di entrata in esercizio dell’impianto fino al 31 dicembre 2020 e il prezzo zonale orario di mercato dell’energia elettrica.