02 Mar Quarantena si e quarantena no
Le disposizioni che fino il 31 dicembre 2021 regolavano la quarantena da Covid-19 non sono state prorogate, al momento, per l’anno 2022.
La quarantena è quel periodo in cui una persona sana, venuta a contatto stretto con una positiva al Covid-19, è sottoposta a limitazioni di contatti e circolazione, come ad esempio il non potersi recare al lavoro. Fino alla fine del 2021 normativamente era prevista un’equiparazione economica all’evento di malattia per i lavoratori assenti per quarantena da Covid-19. In fase di scadenza della misura, il Governo non ha voluto prorogarla probabilmente per spingere le vaccinazioni (dato che con la terza dose non si è più soggetti a quarantena da contatto). Tuttavia, le aziende continuano a ricevere certificati medici a fronte delle assenze dei lavoratori. E allora come orientarsi?
La misura della quarantena, peraltro non più indennizzata dall’Inps, trova applicazione solo nei casi residuali quali:
- persone che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (due dosi) ovvero che l’abbiano completato da meno di quattordici giorni;
- persone che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di centoventi giorni e non abbiano ricevuto la dose booster (terza dose).
Solo “autosorveglianza” e obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per dieci giorni per i lavoratori che hanno ricevuto la dose booster o completato il ciclo vaccinale primario da meno di centoventi giorni oppure ancora se guariti dal Covid-19 da meno di centoventi giorni.
Il lavoratore in quarantena dovrà comunicare al datore di lavoro le ragioni dell’assenza, fornendo come giustificazione il provvedimento dell’autorità sanitaria. Se le mansioni lo permettono, il lavoratore dovrà essere collocato in smartworking diversamente il periodo non potrà essere remunerato. Al termine della quarantena, a seguito di tampone con esito negativo comunicato al proprio datore di lavoro, il dipendente potrà rientrare in servizio.
Preso atto di questa situazione, i Consulenti del Lavoro hanno depositato due emendamenti al futuro decreto “milleproroghe” e le misure quali l’equiparazione economica alla malattia dell’assenza per quarantena da Covid-19, nonché al ricovero ospedaliero se l’assenza è di lavoratori fragili, potrebbero essere prorogate fino al 31 marzo.