Squilibri di impresa : segnali da non sottovalutare

E’ ormai assodato che è imposto agli imprenditori vigilare sulla presenza di “adeguati assetti” societari.

Uno dei fini è quello di riuscire a prevenire tempestivamente l’insorgenza di squilibri di carattere economico-patrimoniali-finanziari che possano compromettere lo stato di salute societario e che quindi possano portare a conseguenze di conclamata crisi.

Il Codice della Crisi richiede infatti che vi sia un assetto coerente con la realtà societaria e che si implementino delle procedure volte a far emergere i segnali di difficoltà in modo preventivo. Se ciò non fosse implementato il rischio è che sia gli amministratori, ma anche i soci, possano essere ritenuti responsabili delle conseguenze, anche economiche, della crisi non prevenuta.

A tal fine è necessario che la società si doti di strumenti di misurazione del “benessere” societario in modo tale da poter periodicamente rilevare lo stato di salute degli equilibri aziendali. Ciò, in particolare per le PMI, transita inevitabilmente per la predisposizione periodica di bilanci infra annuali dai quali estrapolare degli indicatori che valutino la salute dell’impresa. La frequenza con la quale redigere i bilanci e la tipologia di indicatori da adottare dipenderà dalla singola realtà ma, certamente, è opportuno siano almeno semestrali, ed anche più frequenti qualora gli esiti di tali indagini non siano particolarmente brillanti.

Insomma, è “cambiato il vento”, ora lo schermo giuridico non ripara da tutte le tempeste.

E’ quindi opportuno per non pregiudicare i patrimoni personali degli amministratori e dei soci, anche di società di capitali, implementare gli “adeguati assetti” e monitorare con costanza la salute aziendale.

Lo studio è disponibile ad affiancare l’imprenditore ad assicurarsi il rispetto di quanto previsto dal Codice della Crisi garantendo al contempo copertura da responsabilità personali e la necessaria tranquillità.