L’importanza dell’accordo di riservatezza

Per quanto gli obblighi di fedeltà e di riservatezza siano già degli obblighi impliciti nel rapporto di lavoro (ai sensi dell’art. 2105 c.c.), i suddetti obblighi risultano essere di natura generica e troppo spesso dimenticati.

Per quanto riguarda in particolare i lavoratori che entrano, nel normale svolgimento delle proprie mansioni, in contatto con dati sensibili dell’Azienda presso la quale lavorano (dati relativi ai clienti, bilanci societari, know how aziendale), con un Accordo di Riservatezza per Dipendenti il datore di lavoro si assicura che non vengano divulgate tutte quelle informazioni riservate la cui diffusione potrebbe danneggiarlo.

L’accordo di riservatezza stipulato con accordo distinto (rispetto al contratto di lavoro) ha la funzione di limitare l’utilizzo di informazioni e dei dati aziendali da parte del lavoratore solo per uno scopo specifico che dovrà essere definito nell’accordo (es. potrà usare le informazioni riservate solo per la realizzazione del progetto X). 

Il dipendente non potrà, infatti, utilizzare tali informazioni per scopi diversi da quello oggetto dell’accordo, salvo autorizzazione scritta del datore di lavoro.

L’accordo di riservatezza verte, in particolar modo, sui seguenti aspetti:

  • Scopo: l’uso delle informazioni va limitato alla realizzazione di un fine preciso;
  • Durata: l’accordo può essere a termine (ad es. per un anno) oppure a tempo indeterminato, cioè senza una scadenza (utile per situazioni in cui si condividono informazioni come know-how non brevettabile, liste di clienti o informazioni personali);
  • Condivisione con terze parti: si deve poter scegliere se il dipendente che riceve le informazioni può essere autorizzato a condividerle con i propri colleghi o soggetti terzi.