La rateizzazione delle cartelle di pagamento

In questo periodo l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha ripreso a notificare ai contribuenti inadempienti le cosiddette cartelle di pagamento. Nel caso in cui anche tu ne abbia ricevute e non riesca ad onorare il debito in una unica soluzione, sappi che a determinate condizioni è possibile richiedere all’ente di rateizzare la somma richiesta.

L’art. 15-bis del Decreto Aiuti (DL 50/2022), introdotto in sede di conversione nella Legge n. 19/2022, ha modificato la previgente disciplina in materia di dilazione dei ruoli contenuta nell’art. 19 del DPR 602/73, con lo scopo di “consentire alle imprese, ai professionisti e agli altri contribuenti di fare fronte a esigenze di liquidità, anche temporanee”.

Difatti tale modifica ha innalzato da 60.000 a 120.000 euro il valore al di sotto del quale il contribuente non deve dimostrare la temporanea difficoltà economica per ottenere la dilazione, stabilendo altresì che tale valore sia determinato in relazione a ciascuna richiesta presentata. Al di sopra di tale importo, sarà invece necessario documentare la propria situazione di obiettiva difficoltà economica.

È possibile richiedere la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, con esclusione dei diritti di notifica, fino ad un massimo di 72 rate mensile (elevabili a 120 se sussistono i presupposti per la c.d. “dilazione straordinaria”). L’importo minimo di ciascuna rata è pari a 50 euro.

Sulle somme oggetto di dilazione sono dovuti gli interessi da differimento, fissati nella misura del 4,5% annuo.

L’istanza di rateizzazione può essere presentata, alternativamente, direttamente online accedendo alla propria area riservata, ovvero tramite PEC. Nel caso trattasi di importi inferiori a 120.000 euro, alcuna garanzia dovrà essere presentata, e la modulistica appare di facile compilazione. Tuttavia si consiglia di rivolgersi al proprio consulente quando si riceve una cartella di pagamento, in quanto è sempre opportuno in prima battuta valutare la correttezza degli importi richiesti e mai dare per scontato che sia sempre tutto dovuto (a titolo esemplificativo, potreste aver versato tale somma semplicemente in ritardo, e successivamente alla formazione del ruolo).