Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 16 novembre il disegno di Legge di Bilancio per il 2021 prevedendo, fra le varie misure, un aumento delle aliquote e dei tetti di spesa per il credito d’imposta su investimenti in beni strumentali, introdotto dall’articolo 1, commi 184-197, L. 160/2019 (Legge di Bilancio 2020). E’ interessante, fra l’altro, la disposizione che rende parzialmente retroattivo l’ampliamento di tali benefici, stabilendone la decorrenza in relazione agli investimenti effettuati già a partire dal 16.11.2020.
Le novità si articolano come segue:
Investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 31.12.2021
- Per i beni strumentali ordinari, l’agevolazione viene estesa anche ai beni immateriali generici (prima esclusi) e la misura del credito d’imposta viene innalzata al 10% del costo dell’investimento con un tetto di 2 mln si spesa per beni materiali e 1mln per gli immateriali.
La percentuale viene elevata al 15% in caso di investimenti destinati all’organizzazione di forme di lavoro agile.
- Per i beni strumentali industria 4.0, il credito d’imposta beni materiali viene innalzato al 50% del costo per gli investimenti fino a 2,5 mln, 30% per la quota di investimenti superiore a 2,5 mln e fino a 10 mln e 10% per la quota superiore a 10 mln e fino a 20 milioni, mentre il credito d’imposta beni immateriali passa al 20% nel limite massimo di 1 mln di spesa.
Investimenti effettuati nel 2022 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2023)
- Per i beni strumentali ordinari il credito d’imposta torna al 6% (come stabilito dalla Legge di bilancio per il 2020) con i medesimi tetti di spesa sopra evidenziati
- Per i beni strumentali industria 4.0 i tre scaglioni percentuali disposti per i beni materiali vengono ridotti al 40%, 20% e 10%. Nulla cambia per i beni immateriali.
Ulteriore importante novità riguarda il periodo di fruizione del credito che sarà utilizzabile in compensazione a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni ovvero a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione dei beni (materiali ed immateriali) 4.0. ed in 3 quote annuali (in luogo delle 5 precedenti), con la possibilità di fruire dell’intero credito nel primo anno per i beni strumentali ordinari oggetto d’investimento da parte di contribuenti con ricavi o compensi inferiori a 5 mln di euro.