La fuoriuscita dal regime forfettario e l’accesso alla Flat Tax

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto che la fuoriuscita dal regime forfetario è immediata nell’anno stesso in cui i ricavi o i compensi incassati superano i 100.000 euro. La conseguenza è che il reddito dell’intero anno è determinato con le modalità ordinarie, con applicazione di IRPEF e relative addizionali regionali e comunali, e dunque con un potenziale aggravio in termini di imposte.

Dall’attuale normativa e dai chiarimenti resi ad oggi dall’Agenzia delle Entrate emerge che il contribuente che si trova nella situazione di cui sopra può però aver accesso alla flat tax incrementale a condizione che vi sia una differenza positiva tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo 2023 e il maggior reddito dichiarato in uno dei tre periodi d’imposta precedenti ovvero il 2020, 2021, 2022 (cosiddetto “reddito di riferimento”).

Ciò significa che il contribuente potrà beneficiare di un risparmio fiscale. Quest’ultimo sarà massimo per le fasce reddituali medio alte che maturano incrementi reddituali che si avvicinano alla soglia massima agevolabile, in quanto si riduce l’incidenza delle aliquote IRPEF più elevate del 35% e del 43% sulla restante parte di reddito assoggettato a tassazione ordinaria.

 

Si consideri il seguente esempio:

Reddito d’impresa 2023 = 80.000€

Reddito più elevato del triennio precedente = 50.000€

Applicando la flat tax incrementale, l’imposta complessiva (Irpef e addizionali) che il contribuente dovrà versare è pari a 21.175€.

Viceversa, senza flat tax incrementale il carico fiscale è pari a 29.700€.

Il risparmio risulta essere pari a 8.525€.