Il Regime Forfettario e le spese anticipate “in nome e per conto”

Il regime forfetario si caratterizza per il fatto che il reddito imponibile si determina con modalità non analitiche: ai ricavi o ai compensi percepiti, a seconda che il soggetto sia un imprenditore o lavoratore autonomo, si applica un abbattimento per l’appunto forfetario dei costi e differente a seconda dell’attività economica esercitata.

Come è noto, i costi non giocano alcun ruolo attivo nella determinazione delle imposte e tutto ciò che si incassa costituisce ricavo sul quale si devono le imposte. L’esempio tipico è l’imposta di bollo di 2€ addebitata in fattura, per la quale si era molto discusso circa la sua “imponibilità”, finché l’Agenzia delle Entrate non ha manifestato la sua posizione precisando che “fa reddito”.

Trattamento diverso è dedicato alle spese anticipate in nome e per conto del proprio cliente (art. 15 DPR 633/72), purché regolarmente documentate. Infatti anche per il contribuente in regime forfetario queste ultime non concorrono a formare la base imponibile fiscale né previdenziale. Importante è evidenziare adeguatamente e separatamente la natura di tali spese in sede di predisposizione della fattura.

Da tenere distinti i rimborsi spese non documentati e quelli forfetari, i quali concorrono a pieno titolo a formare in reddito imponibile.