ETS Commerciali e Regime Ordinario e Forfettario

In questo contributo analizzeremo per sommi capi i regimi applicabili agli ETS non commerciali.

REGIME ORDINARIO ETS NON COMMERCIALI

I redditi di impresa relativi agli enti non commerciali si determinano in modo analitico, come per le imprese commerciali. Dunque nella “classica forma” RICAVI – COSTI.

REGIME FORFETTARIO ETS NON COMMERCIALI

Gli ETS non commerciali possono optare per la determinazione forfettaria del reddito di impresa derivante dalle attività di interesse generale quando svolte con modalità commerciali. Il reddito è calcolato mediante coefficienti di redditività che distingue prestazioni di servizi da altre attività.

Al reddito calcolato si sommano:

  • plusvalenze patrimoniali
  • sopravvenienze attive
  • dividendi ed interessi (se percepiti da ETS non commerciali senza scopo di lucro a reddito al 50%)
  • proventi immobiliari (come redditi fondiari)

Coefficienti di redditività prestazioni servizi:

  • fino 130.000 → 7%
  • oltre 130.000 e fino 300.000 → 10%
  • oltre 300.000 → 17%

Coefficienti di redditività altre attività:

  • fino 130.000 → 5%
  • oltre 130.000 e fino 300.000 → 7%
  • oltre 300.000 → 14%

Per chi svolge sia prestazioni di servizi che altre attività si applicano i coefficienti dell’attività prevalente. Se non vi è una distinzione analitica si applicano i coefficienti delle prestazioni di servizi.

Gli ETS sono soggetti IRES. L’aliquota è ridotta a metà nei seguenti casi:

  • enti di assistenza sociale, mutuo soccorso, ospedalieri, di assistenza e beneficienza
  • istituti di studio e di interesse generale no profit, corpi scientifici, accademia, fondazioni e associazioni storiche
  • istituti autonomi per le case popolari