DDL Delega per la Riforma Fiscale : le novità in tema di IVA

Lo scorso 16 marzo 2023 Il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedure d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per la riforma fiscale.

Si premette che le tempistiche non saranno delle più celeri perché, come si legge nel comunicato ufficiale del Governo, lo stesso è delegato a emanare uno o più decreti legislativi di organica e complessiva revisione del sistema fiscale, il tutto entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

E’ prevista in generale la revisione del sistema delle imposte dirette e relative addizionali, la razionalizzazione dell’IVA e delle altre imposte indirette, l’eliminazione graduale dell’IRAP e una riforma del catasto. Sarà inoltre effettuato il riassetto delle disposizioni di diritto tributario in modo da raccogliere le norme in Testi unici per tipologia di imposta.

Per quanto riguarda in particolare le previsioni in materia di IVA, è stabilito che si giunga ad una revisione della definizione dei presupposti dell’imposta al fine di renderli più aderenti alla normativa dell’Unione europea e delle norme di esenzione, alla razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote e alla revisione della disciplina della detrazione. Vi saranno poi novità in tema di IVA di gruppo, al fine di semplificare le misure previste per l’accesso e l’applicazione dell’istituto.

Ciò che desta maggiore interesse, lo si legge testualmente, è la revisione della disciplina della detrazione al fine di consentire ai soggetti passivi di rendere la detrazione maggiormente aderente all’effettivo utilizzo dei beni e dei servizi impiegati ai fini delle operazioni soggette all’imposta, prevedendo, in particolare, la facoltà di applicare il pro-rata di detraibilità ai soli beni e servizi utilizzati da un soggetto passivo sia per operazioni che danno diritto a detrazione sia per operazioni che non danno tale diritto”.

Un progetto senz’altro ambizioso e apprezzabile sotto il profilo di una più equa imposizione, ma di altrettanto difficile attuazione e forse in antitesi con le tanto agognate semplificazioni cui la stessa Amministrazione Finanziaria ha diretto i propri sforzi negli ultimi anni, specialmente con l’avvento della fatturazione elettronica. Addio registri iva e dichiarazioni precompilate!