Beni strumentali “Nuova Sabatini”: erogazione del contributo immediata fino a 200.000 euro

A far data dall’entrata in vigore del decreto Semplificazioni (D.L. n. 76 del 2020), sono state introdotte delle modifiche normative ai finanziamenti agevolati previsti dalla Nuova Sabatini.

La novità principale attiene l’innalzamento della soglia per l’erogazione del contributo da parte del Mise in un’unica soluzione.

Per quei finanziamenti richiesti a partire dal 17 luglio 2020, il cui importo massimo non supera i 200.000 euro, l’erogazione del contributo pubblico da parte del Ministero avverrà in un’unica soluzione.

La precedente soglia, difatti, era pari alla metà, ovvero a 100.000 euro.

L’agevolazione consiste in un contributo in conto impianti rapportato agli interessi calcolati sull’importo del finanziamento deliberato in favore dell’impresa da parte di una banca o di un intermediario finanziario.

Nello specifico, l’ammontare è pari al valore degli interessi calcolati convenzionalmente, sulla somma specifica erogata a titolo di finanziamento e rimborsata in 5 anni, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari,
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (industria 4.0).

Tale misura agevolativa è diretta alle micro, piccole e medie imprese (PMI) con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito e a quelle realtà che puntano ad accrescere la competitività innovandosi.

Difatti, la misura “Beni strumentali” (meglio nota come Nuova Sabatini) sostiene gli investimenti per acquistare, anche in leasing, impianti, macchinari, attrezzature, beni strumentali ad uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali.

Ricordiamo che il finanziamento agevolato è caratterizzato dalle seguenti condizioni:

  • una durata non superiore a 5 anni,
  • un importo compreso tra i 20.000 euro e 4 milioni di euro,
  • interamente impiegato per coprire gli investimenti ammissibili,
  • destinato a beni strumentali nuovi.