La Pianificazione della Sostenibilità dell’Impresa

Il concetto di continuità aziendale, nel quale è prevista la condizione di far fronte ai propri obblighi almeno nei successivi 12 mesi, viene ripreso nel concetto di sostenibilità allargando la condizione temporale a medio-lungo termine attraverso un piano attendibile che prevede non solo gli aspetti economico-finanziari, ma anche altri aspetti complessi.

In tale contesto è fondamentale il controllo continuo dell’EBITDA che consente di verificare la possibilità di far fronte ai propri obblighi finanziari. Per tale monitoraggio è importante verificare il (DSCR) rapporto tra cash flow prodotto dalla gestione operativa (al numeratore) e gli impegni finanziari, sia di capitale che di interessi, oggetto di rimborso nel periodo considerato (al denominatore) che, solo quando è >1, risulta positivo. E’ da tener conto però che in situazioni di elevato rischio di mercato tale rapporto dev’esser ampiamente superiore ad 1,00; nella pratica, anche con riferimento alle valutazioni da parte degli istituti di credito, il valore minimo è compreso tra 1,20 e 1,30.

Ecco che fuori dagli aspetti economico-finanziari sono importanti il rispetto delle regole di sicurezza del lavoro e le strategie ambientali, oltre che gli adeguati assetti organizzativi previsti dall’art. 2086 del codice civile.

Nell’ambito di tale equilibrio si potrà parlare di sostenibilità quando questa è inserita in un contesto di durabilità ed autonomia dell’impresa, guardando all’orizzonte e non all’attualità non solo in un ambito di “crisi d’impresa e dell’insolvenza” ma anche in situazioni di buon andamento economico e finanziario.